Con questo articolo, Ammesso.it vi chiarirà il dubbio e vi aiuterà anche a capire quali sono, di fatto, le sedi più ambite e per cui la concorrenza è decisamente molto più agguerrita rispetto ad altre.
Il punteggio minimo è il punteggio ottenuto dall’ultimo candidato in posizione utile nella graduatoria, ossia il punteggio più basso che ha permesso l’ingresso (e quindi l’immatricolazione) a Medicina oppure a Odontoiatria.
In occasione del test 2020 questo punteggio si è attestato sui 39,5 punti ed è stato ottenuto a Messina per quanto riguarda Medicina, mentre per la facoltà Odontoiatria e Protesi Dentaria è stato di 38,7 punti ed è stato registrato presso l’Università di Sassari.
Il parametro del punteggio minimo deve sicuramente essere uno dei fattori da tenere in considerazione quando ci si iscrive al test (insieme, ovviamente, alle preferenze personali).
Una sede con un punteggio minimo più basso consente, infatti, di avere più possibilità di occupare un posto utile nella graduatoria.
Ricordate sempre che per essere ammessi in graduatoria è necessario ottenere un punteggio minimo di 20 punti.
Senza raggiungere questa soglia minima, pertanto, non potrete sperare di conquistare un posto e quindi di immatricolarvi.
Ricordiamo brevemente come viene attribuito il punteggio.
Ogni risposta esatta farà aumentare il vostro punteggio di 1.5 punti, al contrario una risposta errata causerà una perdita di 0.4 punti.
Se invece deciderete di non dare alcuna risposta a un dato quesito, il vostro punteggio non subirà né un incremento né un decremento.
Per questo motivo, in caso di indecisione, potrebbe essere più conveniente omettere la riposta piuttosto che rispondere in maniera errata.
Come ogni anno, il punteggio minimo per il test di Medicina del 2020 è stato calcolato su scala nazionale.
Questo significa che ciascun candidato può concorrere per qualsiasi Ateneo della nostra Penisola.
Non esiste, infatti, un numero massimo di Università che possono essere indicate in fase di iscrizione al test.
Anche voi, quindi, quando sarà il vostro momento, potrete indicare anche tutti gli Atenei d’Italia tra le sedi per cui intendete concorrere.
Questo, almeno dal punto di vista matematico, vi consentirebbe di avere il maggior numero di chances di essere in posizione utile per l’ingresso.
Certo che sì!
Il punteggio minimo ovviamente non è mai costante, ma cambia di anno in anno.
Molto dipende soprattutto dalla difficoltà del test: più il test è difficile, più il punteggio minimo si abbassa perché ovviamente molti meno candidati riescono a ottenere punteggi stratosferici.
Viceversa, un test più “fattibile” consente a un maggior numero di candidati di raggiungere un buon punteggio, aumentando di fatto il punteggio minimo necessario per entrare.
Anche il numero di posti disponibili, poi, influenza la variazione della quantità di punti necessari per trovarsi in posizione utile in graduatoria: un minor numero di posti causa un aumento del punteggio minimo di ingresso. Semplice matematica!
Nei prossimi paragrafi, illustreremo meglio il punteggio minimo per il test di Medicina del 2020.
Nel 2020 i posti a disposizione per le Facoltà di Medicina e Odontoiatria erano 13072.
Questo, quindi, era il numero di candidati che potevano coronare il loro sogno di indossare il camice bianco e diventare così, dopo i canonici 6 anni di corso e di esami, dei giovani e brillanti medici od odontoiatri.
Circa duemila posti in più rispetto all’edizione del 2019.
In realtà non è stato proprio così…vediamo perché!
Infatti, il numero di posti disponibili teneva conto (così come ogni anno) sia di quelli delle Università statali sia di quelli degli Atenei privati (come Cattolica e San Raffaele) e delle Facoltà in inglese (meglio note come IMAT).
Tuttavia, queste ultime due categorie non si avvalgono della graduatoria nazionale per l’assegnazione dei posti, ma seguono delle apposite graduatorie riservate, regolate da specifici bandi di concorso, e i cui test di svolgono in date diverse rispetto a quella del test di Medicina e Odontoiatria.
Nel 2020 gli Atenei privati e Facoltà di Medicina in inglese avevano a disposizione 1813 posti in totale e questi dovevano necessariamente essere sottratti dai 13072 posti resi disponibili dal Ministero dell’Università e della Ricerca per gli aspiranti medici.
Quindi, nella realtà dei fatti, i posti a disposizione e per cui si poteva concorrere partecipando al test di Medicina 2020 erano 11259.
Ma non dovete dimenticare che il test nazionale vale sia per Medicina sia per Odontoiatria e che quindi tutti i candidati possono concorrere per entrambi i corsi di laurea (sempre senza alcun limite circa il numero di preferenze che possono essere espresse in sede di iscrizione al test).
Per il corso di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria per il 2020 erano disponibili 1231 posti, a cui però era necessario sottrarne 128, attribuiti sempre agli Atenei privati o alle Facoltà in inglese, per un totale quindi di 1103.
Quindi, facendo per bene i conti, i posti disponibili per Medicina e Odontoiatria (insieme!) erano in totale 12362.
12362 posti per oltre 66mila candidati iscritti alla prova.
Solo uno su cinque, quindi, è riuscito nell’impresa di accaparrarsi un posto in queste facoltà super ambite.
Un parametro sostanzialmente in linea con quello degli anni precedenti, nonostante si pensasse che a causa della pandemia il numero di iscritti al test potesse subire un notevole decremento che poi nella realtà non si è verificato, visto che i candidati sono stati solo 2mila in meno rispetto all’anno precedente.
Ecco…ora veniamo a qualcosa di più pratico e che sicuramente può interessarvi di più!
Facendo una piccola analisi, basata anche sulle opinioni circolate dopo la prova, il test del 2020 sembrerebbe aver avvantaggiato soprattutto gli studenti che si erano preparati esercitandosi non tanto con le sole simulazioni del test stesso, ma sembrerebbe che ad avere una marcia in più siano stati tutti quei candidati che sono riusciti ad applicare correttamente un metodo critico e risolutivo per i quesiti che sono stati posti.
Ma eccoci al nocciolo della questione!
Qui di seguito potete trovare tutti i punteggi minimi per l’ingresso nelle Facoltà di Medicina di tutta Italia per il 2020:
Questi punteggi sono leggermente più bassi rispetto al 2019.
Ma come abbiamo detto prima, il punteggio minimo dipende in gran parte dalla difficoltà del test.
Come potrete leggere anche qui (inbound link di TEST DI MEDICINA 2020), secondo le opinioni circolate in rete dopo subito dopo il test, la prova del 2020 è sembrata essere più difficile rispetto a quella dell’anno precedente, soprattutto per quanto riguarda la parte di ragionamento logico.
Anche i quesiti di chimica sono risultati essere un po’ più ostici rispetto al test del 2019, mentre al contrario la parte di biologia è stata molto meno complessa se paragonata a quella dell’anno precedente.
Questa combinazione di fattori, quindi, sicuramente ha comportato una lieve flessione del punteggio minimo di Medicina 2020.
Per quanto riguarda Odontoiatria, invece, storicamente il punteggio minimo si attesta solitamente più in basso di 1-2 punti rispetto a quello necessario per ottenere un posto a Medicina.
Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, se il punteggio minimo per Medicina si attestava sui 39,5 punti di Messina, per Odontoiatria sono stati sufficienti 38,7 per ottenere un posto all’Università di Sassari.
Se volete conoscere con precisione i punteggi minimi per ogni Ateneo per quanto riguarda Odontoiatria, potete cliccare qui.
Dovete sapere che i punteggi minimi sono destinati ad abbassarsi lievemente con i successivi scorrimenti che la graduatoria subisce ogni settimana. Ricordatevi infatti, quando sarà il vostro momento, di confermare sempre l’interesse per la permanenza all’interno della graduatoria: pena l’esclusione senza possibilità di appello.
La variazione, in ogni caso, sarà sempre piuttosto contenuta, perché pochi sono i candidati che rinunciano al posto ottenuto e altrettanto pochi sono quelli che ripetono il test per poi immatricolarsi direttamente al secondo anno, in altro Ateneo rispetto a quello in cui hanno frequentato il primo.
Inoltre, dovete sempre ricordare che anche in pochi decimi di punto sono raggruppato moltissimi candidati.
Quindi, per concludere, quando vi dovrete iscrivere al test (sia che vogliate frequentare Medicina oppure Odontoiatria), ricordatevi di considerare sempre il parametro del punteggio minimo!
E speriamo, con questo articolo di riuscire a darvi una mano in questa analisi, per questo momento così delicato!
Una studentessa (ormai laureanda) in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli Studi di Milano. È una fervente sostenitrice del “mens sana in corpore sano” e quindi, quando non è impegnata nello studio o nelle attività in clinica, si dedica pienamente allo sport (anche se non disdegna le uscite con gli amici, ovviamente!)